quel membro dell' huomo che deriva dalla spalla, e termina alla mano. Lat. brachium. Gr.
Bocc. n. 18. 23. Sempre tenendo per lo braccio lo 'nfermo.
Dan. Inf. c. 22. Lo collo poi con le braccia mi cinse.
Petr. Son. 139. Giunto m' ha Amor fra belle, e crude braccia, Che m' ancidono a torto.
E per similit. terra, o mare, che per ispazio lungo, stretto, e curvo, entrino l' un nell' altro. Lat. brachium.
Bocc. n. 60. 17. Io capitai passato il braccio di San Giorgio, ec.
Tes. Br. 2. 36. Lo quale è appellato Mare oceano, di cui tutti gli altri mari, e bracci di mari, e fiumi, che son sopra la terra, ec.
¶ Per misura di tre spanne. Lat. cubitum, cubitus.
Bocc. n. 73. 22. Io v' era presso a meno di dieci braccia.
G. V. 6. 40. 5. Tutte le torri di Firenze, che n' avea nella Città gran quantità, erano alte 120. braccia l' una.
E per autorità, forza, potenza. Lat. manus, autoritas.
G. V. 9. 56. 3. Ne secolar braccio poter domandare. E lib. 9. 126. 2. Avesser fatta la 'mpresa con maggior provvedimento, e con più forte braccio. E lib. 4. 2. 5. Erano possenti, e valorosi, e gran braccio del cristianesimo.
Petr. Son. 18. Ma trovo peso non dalle mie braccia.
Fare alle braccia, lo stesso, che fare alla lotta, lottare, e così.
Giucare alle braccia, vincere alla braccia.
Vit. Plut. così, come procede d' un giucare alle braccia.
Fior d' Italia. Antéo Gigante, che regnava in Libia, vinse alle braccia.
Da BRACCIO BRACCIATA, che è tanta materia, quanta in una volta può strignersi con le braccia, onde: bracciata di legne, di panni, ec.
E BRACCIATELLO. Spezie di ciambella grande.