tormentare con fune, con le braccia legate dietro, sospendendo, e dando de' tratti, dal Greco, che val tormentare. Lat. fune torquere.
Bocc. n. 11. 3. Il giudice del Podestà fieramente contro a lui procedeva, e già l' aveva collato. E n. 22. 15. Un' altro gli avrebbe voluti far collare, martoriare, esaminare, ec.
¶ Per calare con fune. Lat. fune demittere.
Bocc. n. 31. 8. E accomodato l' un de' capi della fune ad un forte bronco, per quello si collò nella grotta. E n. 15. 30. Diliberarono di legarlo alla fune, e di collarlo nel pozzo.
E per tirar su. Lat. tollere, efferre.
Boc. n. 17. 19. E già aveva collata la vela, per doversi, come buon vento fosse, partire.
Vit. S. Eufrosi. E poichè l' ebbero acconcio tutto, si lo collarono suso, per metterlo nel luogo, là dove fallava: e quando e' l' ebbero collato suso, ed e' trovarono, ch' egli era un gomito più, e tre volte lo collarono, e niuna volta non venia appunto
¶ Per metaf.
Fra Giord. Salv. Benifici continui, che ne fa Iddio, tutti son funi, e taglie per collarti in Cielo.
sust. da collo. Quella striscia di cuoio, o d' altro, che si mette intorno al collo alle bestie, e per lo più a' cani, o per ornamento, o per tenergli legati, o per difesa loro. Lat. collare, is, numella.
Cr. 9. 78. 6. Acciocchè non sieno feriti dalle bestie, s' impongono loro collari di ferro.
Boc. n. 36. 8. Acciocchè da me non si partisse, le mi pareva nella gola aver messo un collar d' oro.