pronunziato con l' e stretta, primo caso del pronome corrispondente al Lat. ille. e vale quegli, colui, esso, e dicesi tanto nel singular, quanto nel plurale, quantunque si dica anche, nel plurale, eglino.
Alber. cap. 49. E colui, che teme Dio, temono tutte le cose lui, e colui, che non teme Dio, teme tutte le cose egli.
Bocc. n. 17. 41. L' onta, la quale egli fa alla mia sorella. E nov. 68. 21. Com' egli hanno tre soldi vogliono le figliuole de' gentil' huomini.
Dan. Purg. c. 8. Ed egli: or va, che 'l sol non si ricorca Sette volte nel letto. E cant. 2. Se cosa appare, ond' egli abbian paura.
Petr. canz. 48. 8. Per quel ch' egli imparò nella mia scuola.
¶ Talora par, che abbia forza di neutro, ed in un certo modo è particella riempitiva, proprietà di questo linguaggio.
Bocc. n. 31. 16. Egli è il vero, che io ho amato, e amo Guiscardo.
Petr. canz. 41. 1. E s' egli è ver, che tua potenza sia Nel Ciel sì grande, come si ragiona. [cioè, se quel ch' e' si dice è vero]
¶ Talora, assolutamente, particella riempitiva.
Bocc. n. 77. 1. Egli non ha guari, che nella nostra Città fu una giovane, ec. E nov. 73. 15. A me par' egli esser certo, ch' egli è ora a casa a desinare.