Qualunque cosa accolta insieme, e legata, di peso, che huomo possa portarla. Lat. fascis.
Bocc. n. 28. 16. Sopra un fascio di paglia il posero.
Dial. S. Greg. M. E, faccendo fascio d' ogni erba, subitamente morì. E questo è proverbio, e vale, non distinguere il buon dal cattivo. Lat. Fas, nefasque confundere. Sacra profanis miscere.
Dan. Inf. c. 30. poi fece sì ch' un fascio era egli, ed io.
¶ Per metaf. peso, carico, aggravio, così di corpo, come d' animo, e di cose innanimate. Lat. onus, pondus, fascis.
Petr. Son. 267. Vie più lento, e frale D' un picciol ramo cui gran fascio piega. E Son. 60. Io son già stanco sotto 'l fascio antico.
G. V. 8. 55. 1. Considerando di non potere per lor medesimi sostenere sì gran fascio.
¶ Per qual si voglia cosa raccolta insieme. Lat. congeries.
Ricord. Mal. Le compilarono, e recaronle di gran fascio in piccol volume.
M. V. 8. 1. Basti sotto 'l fascio di poche parole di dir cotanto.
Vit. S. Padr. Dall' ora in quà, ch' io ci fui rinchiusa, feci quasi un fascio de' miei peccati, e habbogli sempre tenuti dinanzi agli occhi.
Diciamo FASCINA a un picciol fascetto di legne minute, o di sermenti.
¶ In proverbio. Aver più fasci, che altri ritortole, o ritorte: cioè saper trovar più scuse, o ripieghi, che altri non calunnie, o rimproverij.
¶ Andare in fascio, o negozio, o cosa materiale, tanto è, quanto, Andare in rovina, in confusione. Lat. pessundari, pessumire.
M. V. 11. 100. Perchè vedieno le cose de' Pisani per ire in fascio.