Pazzo, stolto, matto, vano. Gr. Lat. stultus, vanus, insanus.
Bocc. n. 96. tit. Vergognandosi del suo folle pensiero.
G. V. 12. 19. 1. In questo bollóre di Città, si levò un folle, e matto cavaliere.
Dan. Inf. c. 2. Temo, che la venuta non sia folle. E Par. 22. Quel frutto, Che fa i cuor de' monaci sì folle.
Petr. Son. 280. O caduche speranze, o pensier folli.
Tav. rit. Come, malvagia donzella, pensate voi, ch' io v' ami di folle amore? Qui, lascivo, e carnale.