Sust. il guastare.
G. V. 4. 22. 1. E fece gran guasto alla detta cittade [cioè danno, e rovina]
G. V. 9. 300. 1. L' oste della Chiesa, essendo sparsi al guasto [cioè a guastare il paese, che si dice Dare il guasto, quando si tagliano i frutti, e le biade non mature, e simili] Lat. depopulari.
Salust. Catell. R. E noi Consoli sostegniamo Catellina, che tutta la terra disidera di mettere a guasto [cioè a sacco, e rovina]
M. V. 9. 55. Sì per lo guasto delle case loro, che si contenieno nel luogo, ove s' edificava lo specchio della miseria [cioè rovina, e disfacimento]
Cavalc. Medic. cuor. E questo è per le molte spese, e condennagioni, e danni, e guasti, che escono delle guerre [cioè rovine, incomodi]
Vit. S. Pad. S' apparecchiavano sforzatamente di venire addosso a quella cotale terra, dov' ella stava, per offendere gli huomini, e far lor guasto, per certa convenzione, ch' aviéno insieme [cioè dare il guasto, far loro danno]
¶ Diciamo in proverbio. O fatto o guasto: che è mettere la cosa a ripentaglio, e a rischio.
¶ Non far guasto d' una cosa, vale non se ne, servire, ne curarsene più, che tanto.
Ber. rim. Dioscoride, Plinio, e Teofrasto Non hanno scritto delle pesche bene, Perch' e' non ne facevan troppo guasto.
Add. da guastare. Lat. corruptus.
Bocc. n. 63. 4. Ahi vitupero del guasto Mondo [corrotto]
Dan. Inf. 29. Latin Sem noi, che tu vedi sì guasti [mal conci, stroppiati]
Petr. cap. 10. Un di Pergamo, il segue, e da lui pende L' arte guasta tra noi [peggiorata, ridotta a mal termine] E cap. 9. Vidi il giusto Ezzechia, e Sanson guasto [cioè con le membra fracassate, e oppresso]
Dan. Inf. c. 14. In mezzo 'l Mar siede un paese guasto, Diss' egli allora, che s' appella Creta [cioè rovinato, disolato]
E al cane arrabbiato gli diciam GUASTO.