Splendore, ciò che illumina. Lat. lux.
Bocc. g. 4. p. 13. La luce il cui splendor la notte fugge, aveva, ec. E già per la nuova luce vegnente, ogni parte del nostro Mondo era chiara.
Medit. arb. cr. Egli è quel sol vivo, e vero, che eternalmente a ogni luce da lume.
Dan. Par. 2. Da essa vien ciò che da luce a luce. E cant. 3. Questa è la luce della gran Gostanza [cioè anima glorificata] Dan. Par. 3. Che la verace luce, che l' appaga [cioè Iddio]
Lab. n. 3. Della sua luce sì fattamente illumini il mio intelletto, e la mano scrivente regga.
Dan. Par. 2. Voglio informar di luce sì vivace [cioè di verità così chiara]
¶ Per lume. Lat. lumen.
Bocc. g. 4. p. 13. Sentendo la virtù della luce degli occhi vostri.
Petr. Son. 215. Renda a questi occhi le lor luci prime.
¶ Per lo Sole stesso. Lat. Sol.
Petr. canz. 9. 1. Per partirsi da noi l' eterna luce.
¶ E luci del Cielo, per le stelle.
Petr. canz. 44. 5. E le luci empie, e felle, Quasi in tutto del Cielo eran disperse.
¶ Per la pupilla dell' occhio, e per l' occhio stesso. Lat. oculus, pupilla.
Petr. canz. 31. 4. Che 'l mio sol s' allontana, e triste, e sole Son le mie luci.
¶ Per la vista. Lat. visus.
Dan. Inf. c. 10. Noi veggiam, come quei, che ha mala luce.
Boc. n. 41. 11. Quelle da crudele obumbrazione offuscate, con la sua forza, ridusse in chiara luce [cioè fece chiare, e intelligibili] E n. 55. 3. E perciò avendo egli quell' arte ritornata in luce [cioè nel suo primo splendore]
¶ E Dare, o mettere in luce, val pubblicare. Lat. edere, publicare, divulgare.