Distinguimento determinato di quantità, e strumento, col qual si distingue. Lat. mensura.
Conviv. car. 3. Misura del falso mercatante, che compra con l' una, e vende con l' altra. E appresso. Con quella misura, che l' huomo misura se medesimo, misura le cose sue.
G. V. 12. 12. 1. Ancora si recò la misura dello staio, ove si facea colmo, perchè vi si faceva frode, si recò a raso, crescendo il colmo nel raso. E lib. 12. 62. 6. Avean frodato il Comune, falsando la misura, e 'l peso del pane.
Com. Inf. c. 10. Amendue parlarono in rime, canzoni, e altre spezie di diri, con misura di piedi, e di tempi sillabitati.
Dan. Purg. c. 30. Perchè sia colpa, e duol della misura.
¶ Per similit. contraccambio, merito. Lat. Hostimentum.
Fr. Giord. Salv. Riceverai cotale misura, chente farai altrui. E di sotto. Sempre le misure d' Iddio son colme, e traboccanti. E appresso. Gli rendiamo misura non piena, ma scema.
Passav. 234. Iddio renderà abbondantemente a buona misura, tormento, e pena a coloro, che fanno la superbia.
Dan. Par. 4. Di meritar mi scema la misura.
¶ Per termine, regola, modo, ordine. Lat. modus.
Tes. Br. 7. 25. Misura è una virtude, che tutti i nostri ornamenti, e tutto nostro affare, fa essere sanza difetto.
N. ant. 1. 3. La miglior cosa di questo mondo si è misura.
Bocc. n. 22. 4. Sanza misura, della Reina s' innamorò.
Dan. Purg. 23. Per seguitar la gola, oltre misura.
Petr. Canz. 11. 6. Ahi vana gente oltr' a misura altiera.
Diciamo tagliati ad una misura: che denota egualità di costumi, e pigliasi in mala parte, come il Tutti d' una buccia.
Ber. Orl. A che misura ognun d' essi è tagliato.
¶ E A misura, posto avverbialmente, vale misuratamente, con misura.
Fr. Giord. Salv. Tutti la gloria, e i doni a misura [cioè cotanto, e non più]
Tes. Br. 2. 40. Dunque conviene elli, come per necessitade, ch' elli sieno fatti a numero, e a misura.