Che ha superbia. Lat. superbus, arrogans.
Passav. 207. Superbo è colui, il quale vuol parere sopra quello, ch' egli è. Chi vuole salire sopra quello, ch' egli è, superbo è.
Dan. Par. 11. Nella presenza del Soldan superba Predico Cristo. E Par. 19. E ciò fa certo, che 'l primo superbo, Che fù la somma d' ogni creatura, Per non aspettar lume, cadde acerbo.
Petr. canz. 1. 5. Ma poichè morte è stata sì superba, Che spezzo 'l nodo, ond' io temea scampare.
Bocc. g. 6. p. 4. La Licisca, che attempatetta era, e anzi superba, che nò.
¶ Per nobile, magnifico, pomposo. Lat. superbus, nobilis, magnificus.
Dan. Inf. c. 1. Poichè 'l superbo Ilion fu combusto.