Voglia, e bisogno di mangiare. Lat. fames.
Bocc. n. 92. 7. L' Abate, che maggior fame aveva, che voglia di motteggiare. E nov. 77. 55. Dalla fame, ec. ma molto più dalla sete stimolata.
Dan. Inf. can. 1. E dopo 'l pasto ha più fame, che pria.
Declam. Quintil. C. Perdonate Iddij, e huomini, la vergogna, e la fame non istanno insieme. La fame, quando ell' è crudele, signoreggia le fiere, e le crudeli bestie.
Albert. cap.. La fame fa parer buono, e tenero il pan duro, e nero, e non ne mangia altri, anzi ch' ella lo comandi, ec. La fame commuova il palato tuo, e non lo sapore.
¶ Per metaf.
G. V. 12. 68. 1. Per gran fame, ch' avea di moneta.
Dan. Purg. 27. Oggi porrà in pace le tue fami. E Inf. c. 15. Che l' una parte, e l' altra avranno fame Di te.
Petr. canz. 35. 2. Fame amorosa, e 'l non poter mi scuse. E canz. 44. 8. Quella per ch' io ho di morir tal fame, Canzon mia spense morte.
¶ Per carestía. Lat. penuria.
G. V. 6. 29. 2. Fu sì grande, e crudel fame nel paese, che per fame la madre mangiava il figliuolo. E lib. 4. 15. 1. Al suo tempo fu fame, e mortalità per tutto 'l Mondo.
¶ Diciamo in proverb. La fame caccia il Lupo del bosco, che vale: la fame indur l' huomo a far delle cose, che per sua natura non le farebbe.
E quando vogliamo mostrar d' avere eccessiva fame, diciamo Veder la fame in aria.
Morg. E la fanciulla l' aiuta acconciare, Perocchè in aria la fame vedea. E appresso. Disse Morgante io vedeva la fame, in aria, come un nugol d' acqua pregno.