Sust. colui, che serve, o per forza, o per volontà. L. servus, famulus.
Dan. Par. 21. Ma l' alta carità, che ci fa serve Pronte al consiglio. E cant. 24. Come 'l Signor ch' ascolta quel che piace, Da indi abbraccia 'l servo gratulando. E Inf. 22. Mia madre a servo d' un signor mi pose.
Bocc. nov. 47. 2. Come che egli, a guisa di servo, trattato fosse. E nov. 94. 17. Signori, questa donna è quello leale, e fedel servo.
Grad. S. Girol. Quelli, che tiene li suoi peccati di qui alla morte, non lascia unque mai lo peccato, ma lo peccato lascia lui, che non lo vuol più a servo.
Bocc. n. 16. 14. E se esser serva, con loro insieme.
Addiett. pieno di servitù. Lat. servus, a, unm,
Petrar. Sonet. 268. Quella, per cui, con Sorga, ho cambiato Arno, Con franca libertà, serve ricchezze.