Nome generico de' luoghi della casa, divisi per tramezzo di muro: e d' ogni altro luogo da abitare.
Bocc. n. 6. 7. A' compagni impose, che sembianti facesser di non esser con lui, ne di conoscerlo, e che di stanza sì procacciassero. E nov. 21. 17. Alla stanza di lui rimandatolne.
¶ Per dimora. Lat. mora, mansio.
G. V. 11. 57. 2. E, non giugnendo la sua gente, dubitò della stanza. E capit. 86. 1. La stanza non facea più per loro.
Dant. Purg. 19. Non vo' che più t' arresti, Che la tua stanza mio pianger disagia.
Petr. son. 315. E se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. E canz. 22. 5. E per ogni paese è buona stanza.
Boc. n. 54. 3. Piacendogli la stanza, là con ogni sua cosa si tornò.
Coll. S. Pad. Impromette di veníre, ec. e di fare stanza appo noi.
¶ In vece dì, mentre, stante, in questo stante. Lat. interim, interea.
G. V. 11. 59. 6. E in questa stanza, a di 10. d' Aprile, ec. presono il Castello di Monterchi. E lib. 12. 16. 14. In questa stanza non cessava l' assedio di dì, e di notte.
¶ E a stanza d' uno, vale, a riquisizione, preghiera. Lat. in gratiam alicuius.
M. V. 8. 17. E pregandogli, per l' onor loro, e appresso del Comun di Firenze, ch' era obbligato a loro stanza, che se ne dovessono partire.
Bocc. n. 79. 12. Ciascuna con colui, a cui stanza v' è fatta veníre, se ne va nella sua camera. E nov. 23. 25. Ell' ha, infino a qui, ec. ad istanza de' preghi miei, taciuto.
¶ Per istanzia, sollecitudine, importunità. Con grande stanza. Lat. instanter.
N. ant. 3. 5. E con grande stanza addomandava, che gli facesse ragione.
¶ Per cantico. Lat. canticum.
Passav. 258. E profetando fece una stanza, e disse. Quia respexit humilitatem.
STANZA diciamo noi a una spezie di poesia, atta all' eroico, d' otto versi d' undici sillabe, con la rima corrispondente ne' sei primi versi di caffo in caffo, e di pari in pari, e gli ultimi due s' hanno a corrisponder di rima, anch' eglino, e chiamansi chiave, perchè serrano il concetto. E si dice anche OTTAVA. E si potrebbe dire in lat. octostichus, da.