universalmente è quello, che da tutte le cose è disiderato. Lat. bonum.
Dan. Par. 26. un s' appellava in terra il sommo bene, Onde vien la letizia. E Purg. 17. Altro bene è, che non fa l' huom felice. Non è felicità non è la buona Essenza d' ogni ben frutto, e radice. E di sopra. Ma quando al mal si torce, o con più cura, o con men, che non dee, corre nel bene. E Inf. c. 6. Più senta il bene, e così la doglienza. E can. 2. ch' hanno perduto il ben dello 'ntelletto. E can. 1. Ma per trattar del ben, ch' io vi trovai, dirò ec.
Petr. Son. 12. che mentre il segui al sommo ben t' invita.
Boc. Introd. n. 52. Per lo qual di bene in meglio procedendo, la nostra compagnia ec. viva, e duri. E n. 26. 22. Voi sapete, che la gente è più acconcia a credere il mal, che 'l bene.
¶ Per tutto ciò, ch' è d' utile, e giovamento. Lat. commodum utilitas.
G. V. 1. 1. 2. l' avversitadi sostengano, a bene, e stato della nostra Repub. [cioè sicurezza, pro, ed esaltamento]
Bocc. n. 30. 11. E molto bene ne può nascere, e seguíre.
Bocc. n. 65. 14. Che non gli trarrebbe del capo tutto 'l mondo, che per altro, che per male ci si venisse, e non avrei ben con seco quest' anno [cioè ne quiete, ne pace]
¶ E Voler bene, portare affezione. Lat. benevolentia prosequi.
Bocc. n. 79. 22. E dicovi ancora così, che se altro non mi vi facesse voler bene, sì vi vo' bene, perchè veggo, ec. E n. 67. 7. Deh dillomi, per quanto ben tu mi vuogli. E n. 19. 33. Tanto è 'l bene, e l' amore, che 'l marito, e l' amico le porta, che ec.
¶ Per opere buone. Lat. bona actio.
Dan. Inf. c. 5. A' voti manchi sì con altri beni.
Bocc. n. 9. 2. Egli era di sì rimessa vita, e da sì poco bene, che ec.
¶ Per ricchezze, facultà, posessioni.
Dan. Inf. c. 7. De' ben, che son commessi alla fortuna.
G. V. 9. 156. 1. Iuda Scariot, era camarlingo, e spenditore de' beni, loro dati per Dio.
¶ Pigliar per bene, cioè in buona parte. Lat. aequi bonique facere.
Vit. Plut. E Cato pigliò per bene la cortesia della gente.
avverbio. Ed ha molti de' significati, che ha, bene, add.
Bocc. n. 1. 17. Il santo huomo disse, che molto gli piacea, e ch' egli dicea bene. [cioè il vero] E num. 15. Io acconcerò i fatti vostri, e i miei in maniera, che starà bene. [cioè acconciamente] E n. 7. 8. E vennegli sì ben fatto, che, avanti l' ora di mangiare, pervenne, ec.
Dan. Inf. c. 1. Io non so ben ridír, com' io v' entrai. E Purg. c. 5. Cosa ch' io possa, spiriti, ben nati [cioè felicemente.]
E Ben nato, l' usiamo per. Di buon parentado, nobile.
Bocc. n. 24. 10. Seco sempre arrecando e ben da mangiare, e ben da bere [cioè abbondantemente, e del buono] E n. 50. 10. [detto ironicamente] E certo io starei bene, se tu alla moglie d' Ercolano mi volessi agguagliare. E g. 6. p. 5. Frate, bene starebbono, s' elle s' indugiasser tanto.
particella riempitiva, che, ben collocata, accresce forza al favellare, significando tal volta MOLTO, CERTAMENTE, MAI SI, INCIRCA. e simili.
Bocc. n. 11. 10. Subitamente udito questo, ben dodici de' sergenti corsero là. E di sopra. E gli è qua un malvagio huomo, che m' ha tagliata la borsa, con ben cento fiorin d' oro. E n. 8. 8. Ma se vi piace, io vene insegnerò bene una. E n. 88. 4. Non vi verra' tu? Ben fai, ch' io vi verrò.
Petr. Son. 2. E punire in un dì ben mille offese. E son. 56. Dirai s' io guardo, e giudico ben dritto.
Boc. n. 73. 5. Dunque dee egli esser più là ch' Abruzzi. Si bene, rispuose Maso.
E SI BENE, lo diciamo anche, per, Della buona voglia, Di grazia, Molto volentieri, in risposta, a chi domanda qualche servigio, ch' altrui voglia compiacernelo. Talvolta si mette nel principio del periodo, avanti allo 'nterrogativo.
Bocc. n. 72. 8. Bene Belcolore, demi tu far sempre morire a questo modo? E n. 77. 11. La Donna allora disse al suo amante. Ben che dirai?