luogo, per dove corre l' acqua ristretta insieme, a similitudine d' una canna divisa, e prendesi largamente per ogni luogo, dove corre acqua. Lat. Canalis.
Bocc. n. 32. 22. Aperse una finestra, la qual sopra il maggior canal rispondea, ec. e, notato dall' altra parte del canale, in una casa, che aperta v' era, prestamente se n' entrò.
M. V. 7. 52. E 'l canale, che prende sopra San Niccolò, infino al ponte Rubaconte da San Ghirigoro, ec. Nel quale ordinarono, e poi fornirono due case a traverso il canale.
Dan. Inf. c. 30. Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, faccendo i lor canali, freddi, e molli.
¶ Per que' truógoli, che già, in cambio di tini, servivan per pigiarvi l' uva, e bollirvi il mosto.
Cr. 4. 20. 1. Da apparecchiare e acconciar son le tina in que' luoghi, dove usanza è di bollire il vino, co' suo' raspi, e ácini, ma in altra i canali, e le corbe, e i cofani.
E da CANALE SCANALARE, che è incavare legno, o pietra, o simil cosa, e ridurla a guisa di canale.