arrivare, giugnere, e veníre a un luogo, quasi a caso, e improvvisamente. Lat. casu venire, fortè pervenire.
Bocc. nov. 12. tit. Rinaldo d' Asti capita, a castel Guiglielmo. E nov. 42. 17. Martuccio, in casa mia è capitato un tuo servidore, che vien da Lipari. E nov. 59. 3. E in quella onoravano e gentil' huomini forestieri, quando ve ne capitávano, e ancora de' cittadini. E nov. 93. 16. Niun fu mai, che a casa mia capitasse, ch' io nol contentassi. E nov. 65. 7. S' avvide, che quivi era una camera, dove capitava la fessura [cioè dove veniva a capitare]
E Capitar male. Lat. perdi, perire.
Bocc. nov. 33. 2. I quali ugualmente mal capitarono.
M. V. 5. 20. I mali consigli de' Ghibellini d' Italia, ec. feciono mal capitare.
G. V. 7. 31. 3. Avendolo fatto costrignere, per sapere, come capiterebbe nella detta oste [cioè se bene, o male]
¶ Per conchiudere, condurre a capo, o a fine. Lat. concludere, perficere, absolvere.
M. V. 2. 4. Il Papa Clemente, in questo tempo, era stato in una grande, e grave malattía, nella quale, rimorso da coscienza, di non aver capitato il fatto tra i due Re, ec. propuose nell' animo, ec. di capitar quella quistione.
E di qui RICAPITARE, che è dar luogo, cioè indirizzare a suo luogo, che anche lo diciam Dar ricápito, il qual ricápito vale indirizzo, e avviamento.