levare la cosa donde ella si truova, e, per lo più, s' intende di quello, che in certo modo circonda, come cavarsi i panni: od è circondato, come cavar qualche cosa d' una cassa, d' una buca, o simile: contrario di, mettere. Lat. educere, effodere.
Bocc. n. 35. 3. Dove mendura le parve la terra quivi cavò.
Dan. Purg. c. 9. Cenere, e terra, che secca si cavi, D' un colore era col suo vestimento.
Filoc. lib. 5. 147. Andava cogliendo erbe, e cavando con un picciolo coltello diverse radici.
G. V. 12. 20. Gli fece cavar la lingua fino allo strozzúle.
¶ Per izzappare attorno. Lat. circumfodere.
Cr. 5. 8. 4. Amano d' essere spesso cavati, e per questo avvegnono i frutti maggiori. E cap. 10. 7. Il fico, ec. ama d' essere spesso cavato. E cap. 12. 5. Questi arbori, ec. due, o tre volte si cavino intorno, per ciascuna state. E cap. 14. 3. Il moro, ec. ama molto d' esser cavato, e letaminato. E cap. 16. 3. Il nespolo, ec. ama d' esser potato, e cavato intorno: e in questo significato diciamo anche scalzare.
S' estende ancora ad altre cose, come Cavar cento scudi d' una cosa. Lat. vendere centum aureis. Cioè venderla quella somma.
Cavare un di cervello, cioè, torgli il cervello, soverchiamente importunandolo, o tribolandolo.
E in proverbio. Cavami d' oggi, e mettimi in domane: cioè, non voler preveder ne pensare a quel che potesse bisognarti per l' avvenire.
E cavare un del fango, Lat. coeno aliquem educere. Cioè, sollevare uno ne' suoi affari.
E RICAVARE. ch' è di nuovo cavare, ma l' usiamo ancora in significato di copiare, e levar dall' esemplo.