verbale, il curare, che è quel de' medici, quando curano, e medicano le malattie. Lat. cura, curatio.
Bocc. nov. 40. 6. Il medico, prolungata, per la seguente mattina, la cura della gamba. E nov. 83. 12. Lodando molto, ec. la bella cura, che di lui il maestro Simone avea fatta, d' averlo fatto, in tre dì, senza pena alcuna, spregnare.
pensiero. Lat. cura.
Bocc. introd. n. 15. E quasi niuno vicino avesse dell' altro cura. E nov. 3. 2. Li quali al presente non fia nostra cura di raccontare. E nov. 31. 3. Poca cura si dava di più maritarla.
Dan. Par. 28. La donna mia, che mi vedeva in cura, Forte sospeso. E can. 26. Di ragionare ancor mi mise in cura. E Inf. c. 23. Avendo più di lui, che di se cura.
Petr. can. 18. 3. E la colpa è di tal, che non ha cura. E Son. 65. Ch' ogni vil cura mi levar d' intorno.
E Dan. Par. 12. Che ne' grandi ufici, Sempre proposi la sinistra cura. E can. 13. Felicitando se di cura in cura.
¶ Per istima, pregio. Lat. aestimatio, precium.
Bocc. n. 98. 40. Mostrando d' aver poco a cura quanti nel tempio n' erano.
Dan. Par. c. 11. O insensata cura de' mortali [cioè sollecitudine].
Bocc. introd. num. 52. A lui la cura, e la sollecitudine di tutta la nostra famiglia, commetto [cioè il governo]
Passav. 66. Abbi fidanza nella Vergine Maria, laquale ha singular cura de' peccatori, che tornano a penitenza.
Petr. Son. 122. Tutte loro arti, e ogni estrema cura Poser nel vivo lume [cioè diligenzia]
¶ Por cura, quasi proccurare, per aver riguardo, considerare, por mente. Lat. mentem adhibere.
Dan. Purg. c. 10. Così fatti, Vid' io color, quando io posi ben cura.
Diciamo in proverbio. La buona cura caccia la mala ventura: e qui vale guardia, custodia.
CURA si dice anche il luogo, dove si imbiancano panni lini, onde CURARE, lo 'mbiancargli, purgandogli dalla bózzima, che è una pasta fatta di stacciatura, cioè crusca fine, di cruschello, e d' acqua, con la quale, fregandola, si rammorbida la tela in telaio. E quegli, che cura i panni, CURANDAIO.
CURA anche è quella, che fatta a guisa di candelotto di materia unta, si mette altrui in corpo, per le parti posteriori, per muovere gli escrementi, da' medici detta SUPPOSTA.