Propriamente la parte più eccellente dell' anima, con la quale l' huomo intende, e conosce: intelletto. Lat. mens, intellectus. Gr.
Bocc. n. 62. 20. Credi tu, marito mio, ch' io sia cieca degli occhi della testa, come tu se cieco di quegli della mente?
Dan. Inf. c. 31. Che dove l' argomento della mente Aggiunto al mal volere.
Petr. Son. 179. Sotto biondi capei canuta mente.
Bocc. n. 16. 1. De' quali, perchè quante volte alcuna cosa si parla, tanto è un destare delle nostre menti.
¶ Por mente, Metter mente, por cura, considerare, affissar lo 'ntelletto. Lat. mentem, adhibere. Flos. 81.
Dan. Par. c. 8. E se 'l Mondo laggiù ponesse mente.
Bocc. n. 68. 20. E se voi il porrete ben mente nel viso, egli è ancora mezzo ebbro.
N. ant. 29. 2. Posesi mente nello suo povero stato, e ricordossi, ec. E nov. 28. 2. Matto è colui, che è sì ardito, che mette la mente di fuor del tondo.
Rim. ant. M. Piero delle Vigne. Non aveva miso mente Allo suo viso piacente.
Dan. Par. 3. Drizza la mente a Dio grata, mi disse.
¶ Talora si piglia per tutta l' anima ragionevole, cioè, per lo 'ntelletto agente, e possibile insieme. Lat. animus.
Dan. Par. 10. Mia mente unita in più cose divise. E Par. 12. Si la sua mente di viva virtude.
¶ Talora per la notizia dubbia dello 'ntelletto possibile. Lat. mens dubia.
Dan. Par. 7. Ma io ti solverò tosto la mente. E di sotto. Ma i' veggio or la tua mente ristretta, Di pensiero in pensier dentro a un nodo.
¶ Talora i Teologi, e i Metafisici chiamano MENTE Iddio, o vero le nature intellettuali. Iddio.
Dan. Par. 2. Dalla mente profonda, che lui volve. E Par. 18. Perch' io prego la mente che s' inizia. Angeli.
Onde Dan. Par. 17. a differenza disse.
Dan. Par. 17. Che come veggion le terrene menti.
¶ Per volontà, affetto. Lat. mens, voluntas.
Bocc. n. 22. 10. Risposele adunque il Re più nella mente, che nelle parole, e nel viso turbato.
Petr. Son. 118. Per tutto ciò la mente non s' acqueta.
N. ant. proem. Acconciate le vostre menti prima nel piacer d' Iddio.
Bocc. g. 10. f. 2. Cose tutte da incitar le deboli menti a cose meno oneste. E lett. Soglionsi adunque, sì come a più savi pare, nella novità degli accidenti, eziandio le menti degli huomini più forti commuovere.
¶ In vece di pensiero, fantasia. Lat. mens, sententia.
M. V. 9. proem. Per meglio dare ad intendere quello, che ci va per la mente, mescoleremo, ec.
Bocc. n. 27. 9. Quanti, e quali fossero gli errori, che poteano cadere nelle menti degli huomini.
Fiamm. lib. 5. 129. Alla qual cosa fare, diversi modi per la mente mi corsero.
¶ Per memoria. Lat. memoria.
But. Mente si chiama perchè si ricorda, e, quando erra in ricordare, non si può degnamente chiamar mente, ma smemoraggine, o vero dimenticaggine.
Dan. Inf. 9. E altro disse, ma non l' ho a mente.
N. ant. 91. 1. Certo io non l' ho bene a mente.
Bocc. n. 18. 32. E come Iddio la sua sorella dimenticata non avea, così similmente d' aver lui a mente dimostrò.
¶ Sapere a mente. Lat. Scire memoriter. Tenere a mente. Lat. mente tenere. Uscir di mente, oblivisci.
Bocc. n. 70. 10. Uno che pareva che tutti i miei peccati sapesse a mente. E nov. 17. 58. Ottimamente gli ammaestramenti d' Antigono aveva tenuti a mente.
Lab. n. 60. Tu eri a te medesimo uscito di mente.
¶ Pe coscienza. Lat. conscientia.
Caval. discipl. Spiritual. La mente sicura si è quasi un continuo convito, là dove l' allegrezza del Mondo, non solo non può esser continua, ma genera molto tedio, e rincresce.