parlare
(par'lare)
verbo intransitivo aus. avere1. emettere suoni articolati
Il bambino sta imparando a parlare. parlare a voce bassa a. articolare in modo nitido le parole Parla chiaro, altrimenti non capisco.
b. figurato dire le cose come stanno Gli ho parlato chiaro.
ragionare da solo, sottovoce
2. esprimere e comunicare i propri pensieri e sentimenti per mezzo delle parole parlare dei propri problemi
3. rivolgere la parola a qlcu Quando ti parlo, guardami!
senza essere ascoltato
4. sostenere una conversazione su un argomento parlare di sport
discorrere su argomenti vari e non importanti
detto alla persona meno indicata a pronunciarsi su qlco
5. tenere un discorso parlare in pubblico
6. riportare un argomento per iscritto Tutti i giornali ne parlano.
7. esprimersi con mezzi diversi dalla parola parlare con le mani parlare con gli occhi
8. figurato essere particolarmente espressivo e vivace occhi che parlano
9. rivelare informazioni non note L'imputato ha parlato.
parlare
verbo transitivo lingua esprimersi in una determinata lingua parlare l'italiano
parlare
(par'lare)
nome maschile 1. modo di parlare Ha un parlare molto volgare.
2. parlata dialettale il parlare veneto
Kernerman English Multilingual Dictionary © 2006-2013 K Dictionaries Ltd.
PARLARE.
Favellare, profferir parole. Lat. loqui, verba facere.
Bocc. n. 6. 2. Semplicemente parlando, forse da vino, o da soperchia letizia riscaldato. E nov. 16. 1. Quante volte alcuna cosa si parla, tante è un destar delle nostre menti.
Dan. Purg. c. 1. Così sparío, ed io su mi levai, Sanza parlare. E Par. 20. L' anima gloriosa, onde si parla.
Petr. canz. 17. 4. Che parlo, o dove sono, o chi m' inganna? E canz. 20. 2. Trovar parlando, al mio ardente desire, Qualche breve riposo.
PARLARE.
Sust. L' atto del parlare, e la parola stessa. Lat. colloquium, sermo, verbum.
Bocc. Introd. n. 29. Di diminuire in niuno atto l' onestà delle valorose donne, con isconci parlari.
Albert. cap. 10. Li sozzi parlari corrompon li buon costumi.
Collaz. S. Pad. Ma se noi saremo vinti da pigrizia, o vero negligenza, o occupazione ne' vizj, ne' gloriosi parlari.
Dan. Rim. Così nel mio parlar voglio essere aspro.
Petr. canz. 18. 2. Non che l' agguagli altrui parlare, o mio.
Dittam. Che 'l parlare m' è più, quanto è più chiaro.
Accademia della Crusca © 1612