Quella di che son coperti gli uccelli, e di che si servono, per volare. Lat. penna, pinna.
Dan. Purg. 2. Trattando l' aere con l' eterne penne. E cant. 27. Al volo mi sentía crescer le penne. E Par. 5. Non siate, come penna ad ogni vento.
Bocc. nov. 49. 17. Le penne i piedi, e 'l becco le fece, in testimonianza di ciò, recare avanti.
Cr. 9. 86. 1. Colui, che perfette galline vuole avere, dee eleggerle feconde, che spesse volte son quelle di rossa piuma, o penne nere.
Petr. Son. 61. Qual grazia, quale amore, e qual destino Mi darà penne in guisa di colomba.
¶ E PENNA strumento, col qual si scrive, sia penna d' uccello, o d' altro. Lat. calamus.
Bocc. n. 77. 47. E dove tutti mancati mi fossero, non mi fuggiva la penna, con la quale tante, e sì fatte cose avrei di te scritte, che. ec.
¶ Per la scrittura stessa.
Bocc. n. 77. 47. Le forze della penna son troppo maggiori, che coloro non estimano, che quelle con conoscimento provato non hanno.
Petr. canz. 20. Canzone io sento già stancar la penna.
Dan. Par. 19. Lì si vedrà tra l' opere d' Alberto Quella, che tosto moverà la penna, Perchè 'l Regno di Praga fia diserto. E Cant. 24. Ma poco dura alla sua penna tempra.
¶ Per metaf.
Dan. Inf. c. 20. E prima poi ribatter le convenne Li duo serpenti, avvolti con la verga, Che riavesse le maschili penne [cioè membra]
¶ Per cima, e sommità. Lat. pinna, vertex.
Buti. La capra è animale, che volentieri va pascendo sopra la penna de' monti.
Ariost. Fur. E la roppe alla penna dello scudo Del fiero Conte.
¶ In proverbio, Chi guarda a ogni penna non fa mai letto, ciò vuol dire, che chi la guarda troppo nel sottile, non profitta.
¶ E quell' altro. A penna, e a calamaio, e vale appunto appunto, per l' appunto. Lat. examussim.
¶ Cavar le penne maestre. Torre altrui la miglior parte dell' avere. Lat. aliquem expilare.
E da PENNA SPENNACCHIO, e PENNACCHIO, Che son più penne insieme, che si mettono, o al cappello, o a' cimieri. Lat. crista, conus.
Orl. Ber. Penne, cioè pennacchj da cimieri, A poco a poco uscì fuor della Terra.