Far pruova, cimentare. Lat. tentare, experiri, periculum facere.
Bocc. n. 99. 48. Ma poichè tempo parve a Mess. Torello di volerla tentare, se di lui si ricordasse. E n. 38. 12. Prese consiglio, in altrui persona, tentar quello, che il marito dicesse di farne.
¶ Per toccar leggiermente una cosa, tastandola, per chiarirsi di qualche dubbio, che s' abbia intorno di essa.
Dan. Inf. 24. Ma tenta pria s' è tal, ch' ella ti reggia.
Bocc. n. 17. 9. E or l' una, e or l' altra, dopo molto chiamar, tentando, poche ve ne trovò, che avessero sentimento. E nov. 38. 12. Stesa oltre la mano, acciocchè si svegliasse, il cominciò a tentare, e, toccandolo, il trovò, come ghiaccio, freddo.
E da tentare, in questo signific. diciamo TENTA a quel sottil ferro, che adopra il cerusico, per conoscere la profondità della ferita. Lat. specillum.
¶ Per toccar leggiermente, o per far volgere altrui a se, o per avvertirlo, quasi con cenno, di che che sia. L. fodicare.
Dan. Inf. 27. Quando 'l mio Duca mi tentò di costa. E cant. 12. Poi mi tentò, e disse quegli è Nesso, Che morì, ec.
¶ Per importunare, instigare. Lat. tentare, instigare.
Bocc. n. 41. 12. Più volte fece tentar Cipséo, ec. che lei per moglie gli dovesse dare. E nov. 69. 6. Dubitò non la donna ciò facesse per tentarlo.
Passav. 58. Il Diavolo lascia di tentar coloro, i quali egli pacificamente possiede.
Bocc. g. 5. f. 2. Di chi con alcuno leggiadro motto tentato si riscotesse [cioè offeso, punto] E nov. 4. 4. E tutto fu tentato di farsi aprire [cioè ebbe in pensiero]
¶ In signif. neutr. mettersi alla pruova, provare, cercare, cimentarsi. Latin. tentare, experiri, periculum facere.
Bocc. nov. 18. 28. Si dispose a voler tentare, come quel potesse osservare, ec. E nov. 15. 36. Tentò più volte col capo, e con le spalle, se alzar potesse il coperchio. E nov. 95. 5. Pur seco propose di voler tentare, quantunque fare se ne potesse.
Petr. Son. 205. Tenta se forse ancor tempo sarebbe Di scemar nostro duolo.