Por termini, cioè contrassegni, confini tra l' una posessione, e l' altra. Lat. terminare.
M. V. 8. 95. Perchè siamo entrati in ragionamenti di confini, diremo de' confini tra 'l nostro Comune, e quel di Bologna, ec. i quali furono terminati per Mess. Alderighi da Siena, arbitro intra i detti Comuni.
¶ Per simil. finíre. Lat. finem imponere.
Passav. 2. Sofficientemente si terminerà la dottrina della vera penitenza.
Bocc. nov. 57. 11. A' quali in un medesimo dì addivenne il fervente amore, e la mortal vita terminare. E introd. num. 2. E sì come la stremità dell' allegrezza, il dolore occupa, così le miserie, da sopravvegnente letizia, son terminate.
Dan. Par. 8. Dove ogni ben si termina, ed inizia.
¶ In signific. neutr. Aver termine, e fine, non si stender più avanti.
Dan. Inf. c. 1. Là ove terminava quella valle.
Bocc. nov. 51. 5. Come se inferma fosse, e fosse stata per terminare [cioè morire]