Restare al di sopra della tenzone, aver vittoria, superar l' avversario. Lat. vincere, superare.
Petr. canz. 38. 4. Huomini, e Dei solea vincer per forza. E Son. 94. Cotanto l' esser vinto gli dispiacque.
Bocc. n. 16. 3. Sentendo, che 'l Re Carlo primo, a Benevento aveva vinto, e ucciso Manfredi. E nov. 98. 7. Contrasta in questo cominciamento alla tua libidine, e vinci te medesimo. E n. 96. 18. Conviene, ec. ch' io vi faccia per opera vedere, che come io so altrui vincere, così similmente so a me medesimo soprastare.
¶ Per superare semplicemente. Lat. vincere.
Bocc. n. 77. 31. Con la bianchezza del suo corpo vincer le tenebre della notte.
Dan. Purg. c. 1. L' Alba vinceva l' ora mattutina, che fuggía innanzi. E Inf. c. 3. E balenò una luce vermiglia, La qual mi vinse ciascun sentimento.
¶ Vincer la pruova, vincer la gara, sgarare.
Boc. n. 89. 10. Tante d' una parte, e d' altra ne gli diè, che 'l mulo passò avanti, sì che 'l mulattiere vinse la pruova.
Dan. Inf. c. 8. Non sbigottir, ch' io vincerò la pruova.
¶ Vincer liti, aver la sentenzia in favore. Lat. sibi caussam adiudicare.
Bocc. n. 1. 7. Tante quistioni malvagiamente vincea, a quante di dire il vero, sopra la sua fede, era chiamato.
¶ Vincer danari, e altro, acquistar danari in giucando.
Bocc. n. 84. 5. Li quali in poco d' ora, alcuni danari, ch' egli aveva, avendogli vinti, similmente quanti panni egli aveva in dosso, gli vinsero.
Esser vinto da pietà, divenir pietoso, muoversi a compassione. Lat. a misericordia vinci.
Petr. canz. 40. 6. Di me vi doglia, e vincavi pietate.
¶ Darla vinta, diciamo, per cedere, menar buono. L. cedere, herbam dare,
Bern. Orl. Brandimarte dicea, dagliele vinta.