Vedi
FACCIA. Lat.
vultus, facies, aspectus us.
Bocc. n. 68. 9. Tante pugna, e tanti calci le diede, tanto, che tutto 'l viso l' ammaccò.
Petr. Son. 214. La dolce vista del bel viso adorno.
Dan. Par. c. 1. Quinci rivolsi in ver lo Cielo il viso.
Bocc. Introd. n. 42. Tutta nel viso divenuta, per vergogna, vermiglia. E g. 2. f. 1. Tal nel viso divenne, qual fresca rosa.
Declam. Quintil. C. Mostrando ne' lor visi pallidezza di morte.
Bocc. n. 32. 3. Co' visi artificialmente pallidi, e con le voci umili, e mansuete. E n. 83. 5. Calandrino, che viso è quello? e' par che tu sie morto.
¶ Per quella sembianza, o apparenza, che si scorge nel viso, secondo la diversità degli affetti dell' animo. Lat. vultus, facies.
Bocc. n. 91. 6. M. Ruggieri con aperto viso, gli disse.
Dan. Inf. c. 10. Colui, che la difese a viso aperto.
Bocc. n. 100. 22. Stando col viso duro, disse. E nov. 80. 20. Ne quel viso, ne quelle carezze, ne quelle feste più gli eran fatte, che prima. E nov. 82. 8. Che cuffia, rea femmina? Ora hai tu viso di motteggiare?
Dan. Purg. 21. Con viso, che, tacendo, dicea taci.
Bocc. n. 100. 14. Ilquale, con assai dolente viso, le disse. E n. 66. 5. Fatto buon viso, lietamente il ricevette. E nov. 31. 15. Il viso suo, con maravigliosa forza, fermò. E num. 25. Con forte viso la coppa prese. E nov. 4. 11. Gravissimamente, e con mal viso il riprese.
M. V. 11. 21. I quali, come meritavano, con torto viso, e rimbrotti del popolo, furono ricevuti.
¶ Per lo vedere, alla latina. Lat. visus us.
Dan. Par. 10. Dirietro al mio parlar ten vien col viso, Girando su per lo beato serto. Par. 21. Tu ha' l' udir mortal, sì come il viso.
¶ E VISO Diciamo a quel nero del fagiuolo, che si potrebbe dire in latino hilum, ancorchè questo sia della fava.
Bern. Orl. Un viso rincagnato di fagaiuolo.