sust. carestia: ma l' uso il distingue, e dice caro, quando la cosa è a sconvenevol prezzo, e, carestia, quando non se ne truova per alcun prezzo. Lat. penuria.
G. V. 7. 50. 4. E nel presente anno fu grandissimo caro di tutte vittuaglie.
Tes. Br. 3. 2. E per ciò vi viene la fame, e 'l caro in quella terra, e la diffalta delle biade.
Dan. Purg. 22. E una voce per entro le fronde Gridò: di questo cibo avrete caro.
CARO allato a verbi di prezzo, vale di gran prezzo, intendendovisi prezzo in virtù. Lat. carè.
G. V. 12. 29. 1. Caro costò a' Pazzi la guerra, e oltraggi fatti a quelli di Castelfranco, e altri Valdarnesi.
Dan. Par. c. 12. L' esercito di Cristo, che sì caro Costò a riarmar dietro la 'nsegna.
Bocc. n. 20. 12. Donna, caro mi costa il menarti a pescare.
add. che vale, o si stima gran prezzo. Lat. carus, preciosus.
Bocc. n. 79. 11. Non ve n' è niuno sì cattivo, che non vi paresse uno Imperadore, sì siamo di cari vestimenti, e di belle cose ornati. E n. 15. 34. E ricordatosi del caro anello, che loro aveva udito dire. E nov. 28. 11. Oltr' à questo io ho di belli gioielli, e di cari.
G. V. 12. 20. 10. E ogni vili cose, non che le care, ne fu portato.
E per metaf.
Bocc. introd. n. 36. Reputiamci noi men care, che tutte l' altre? E num. 44. Non che a noi, ma a molto più belle, e care, che noi non siamo. E nov. 15. 7. Credendosi in uno onestissimo luogo andare, e a una cara donna.
Lib. viagg. Ed era morta la moglie, che era molto cara, e buona donna.
Petr. canz. 29. 5. Tien caro altrui, chi tien te così vile.
¶ Per grato, giocondo. Lat. gratus.
Bocc. n. 16. 30. Che ti sarebbe caro sopra l' allegrezza, la qual tu hai, se tu tua madre vedessi? E proem. n. 1. Fra i quali, se alcuno mai n' ebbe bisogno, o gli fu caro. E n. 10. 9. Tuttavia il vostro amor m' è caro. E n. 19. 12. Che meno ti deono esser cari, che la testa. E introd. n. 53. Per quanto egli avrà cara la nostra grazia, si guardi, ec.
Dan. Par. c. 8. Grato m' è più, e anche questo ho caro. E Inf. 32. Vivo son' io, e caro esser ti puote. E can. 15. La cara buona immagine paterna.
Pet. Son. 14. Che vede il caro Padre venir meno.
Bocc. g. 1. f. 1. Omai, care compagne, niuna cosa resta più a fare al mio reggimento.
Aver caro: esser grato. Lat. gratum esse.